Quando attraversiamo un’esperienza di malattia o di sofferenza abbiamo spesso la sensazione di perdere il contatto con la nostra salute. Queste esperienze però possono essere anche uno stimolo per intraprendere una ricerca che ci può svelare la nostra capacità di interezza e di integrità, aprendoci a un livello di salute intrinseca più profondo, che possiamo toccare nella nostra esperienza corporea e che è in grado di includere anche la malattia e tutto ciò che per noi è più difficile.

 

La salute intrinseca

Nelle tradizioni spirituali la nostra salute intrinseca è connessa al nostro fondamento spirituale; nel buddhismo tibetano a volte è chiamata ‘brillante sanità’, nella psicoterapia Core Process ‘Stato Core’, a indicare qualcosa che si trova al cuore della nostra esperienza umana. Indipendentemente dalla nostra tradizione spirituale di appartenenza – e anche se non ne abbiamo alcuna – alcune pratiche di consapevolezza possono aprire con delicatezza uno spiraglio o un varco verso questo territorio intrinsecamente sano e aperto del nostro essere, dilatando il nostro sguardo sulla nostra esperienza e unificando il nostro cuore.

Chi sono

 

Stefania d’Amore – Medico e meditante

Medico con formazione specifica in medicina generale, ha un particolare interesse per l’ambito delle cure palliative. Conduce corsi di formazione alla relazione d’aiuto per professionisti sanitari e percorsi di crescita personale basati su pratiche meditative e di consapevolezza. Praticante di meditazione da più di 20 anni, approfondisce con passione la tradizione contemplativa cristiana e quella buddhista. È particolarmente interessata alle applicazioni della mindfulness in medicina e quale sostegno a tutti coloro che lavorano nell’ambito della relazione d’aiuto.

Offre incontri e spazi di accompagnamento spirituale rivolti a coloro che lavorano nell’ambito della relazione d’aiuto e a chi sta attraversando un’esperienza di malattia e desidera esplorare maggiormente la soglia tra la propria esperienza corporea e quella spirituale.

È cofondatrice dell’Associazione Sati Mudita e corresponsabile del Centro Mindfulness Milano.

Si è formata alle pratiche della mindfulness in relazione attraverso l’approccio della psicoterapia Core Process, una delle prime forme di psicoterapia a integrare le pratiche di consapevolezza nella formazione dei terapeuti e dei professionisti sanitari; ha inoltre approfondito lo studio della teologia presso la Facoltà Teologica del Triveneto a Padova.

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